Lo svantaggio di luogo

Tra la prima classificata, la provincia di Bologna con 590,28 punti, e l’ultima, quella di Crotone con 385,13, c’è una differenza di oltre 200 punti.

Parliamo della dell’indagine della Qualità della vita 2022, realizzata come ogni anno dal 1990, dal quotidiano Il Sole 24 Ore, sulla base di 90 indicatori suddivisi in sei macro-categorie tematiche: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. Lo scopo è misurare molti aspetti del benessere.

La fotografia che emerge è un paese segnato dalle conseguenze del Covid e dai primi segnali di recessione economica: la crisi si sente, in particolare nel sud della penisola e il divario con il resto del paese si allarga. Ecco un elemento allarmante, non solo per il Mezzogiorno: l’aumento delle disuguaglianze tra i diversi territori e tra fasce sociali differenti.

Il dato più evidente è proprio il Sud sempre in coda alla classifica: dal posto 81 all’ultimo, il numero 107, sono presenti solo provincie meridionali, incluse aree metropolitane come Palermo (88ª), Napoli (98ª) e Reggio Calabria (102ª). E gli svantaggi sono legati sia alle disparità economiche sia a quelle dei servizi: il nostro è un paese a due velocità. Un esempio per tutti: nel 2018, secondo l’Istat, la spesa pro-capite per interventi e servizi alla persona è stata di 133 euro nel Nord-ovest, di 177 nel Nord-est, di 137 nel Centro di 58 nel Sud e di 122 nelle Isole. Ciò in conseguenza di scelte politiche e istituzionali. 

Sono decenni che si ripete lo slogan dello sviluppo del Mezzogiorno, ma nel succedersi dei governi niente sembra cambiare. Se, come recita la Costituzione, tutti i cittadini «hanno pari dignità sociale», siamo ben lontani dal dare seguito a tale fondamentale principio.

Non è lo stesso vivere a Bologna o a Crotone, mentre sarebbe «compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana».

Dovrebbe essere il momento di realizzare questo principio.